Prendiamo spunto da una vostra domanda per darvi alcune indicazioni su come scrivere un articolo in ottica SEO.
“Posso inserire la data di pubblicazione dell’articolo nel suo titolo?”
Di seguito vi spieghiamo perchè non si dovrebbe inserire la data di pubblicazione nel titolo per ogni articolo del blog, ma non solo.
8 spunti per scrivere un articolo in ottica SEO
1. Scopri cosa cercano i lettori
Si può partire dalla ricerca organica e vedere cosa Google suggerisce su un determinato argomento (tramite la funzione auto-complete e le correlate) per capire quali altri argomenti vengono ricercati solitamente.
Questa tecnica è utile per:
- trovare spunti o approfondire un argomento di cui si parla tanto, ma di cui sono stati affrontati solo alcuni aspetti;
- sfatare un luogo comune e fare, così, informazione;
- riuscire a posizionare l’articolo per più keyword. Scrivere in ottica SEO, infatti, non significa ripetere la parola chiave all’interno di un pezzo.
E’ utile anche usare Google Trends che permette di vedere quali sono i volumi di ricerca di una parola e soprattutto di fare un confronto tra due termini.
2. Fai una scaletta
Una struttura ben definita rende il tuo articolo più facile da leggere per gli utenti e per i motori di ricerca. Utilizza sottotitoli, elenchi puntati e paragrafi brevi per spezzare il testo. Assicurati che il tuo articolo abbia un’introduzione chiara, un corpo informativo e una conclusione efficace.
Integra le tue parole chiave in modo naturale nel testo dell’articolo. Evita di riempire il contenuto con parole chiave in modo forzato, poiché questo può danneggiare la leggibilità e l’esperienza dell’utente. Piuttosto, concentrati sulla creazione di un testo coerente e informativo che includa naturalmente le parole chiave. Una volta ultimato l’articolo rileggilo per migliorarne la leggibilità.
3. Migliora la leggibilità
Chi legge da uno smartphone una news, ci mette meno di 3 minuti quindi si dovrebbe considerare la scrittura in ottica SEO anche per migliorare la leggibilità.
Il lettore deve capire subito di cosa si parla e avere un’anteprima con una sola occhiata scorrendo titoli, sottotitoli, vedere grassetti e le immagini. I titoli che si possono usare sono:
- H1, il titolo per eccellenza. Può e deve essere creativo, per attirare l’attenzione di chi legge, ma è sempre importante che contenga la parola chiave. Ecco perchè è meglio evitare di inserire anche la data di pubblicazione nel titolo.
- H2 H3 H4: sono fondamentali perché aiutano a dare una gerarchia all’articolo oltre a fornire indicazioni di lettura.
4. Non trascurare il permalink
Capita spesso, che l’URL sia uguale al titolo e questo perché non viene pensato in ottica SEO. L’URL dovrebbe diventare un permalink: ossia un link che, anche quando si aggiorna la data di un articolo, deve sempre restare uguale.
Un articolo può necessitare un aggiornamento; ad esempio se scriviamo di un evento potremmo voler aggiungere nuove informazioni. Si possono creare due notizie e nella prima linkare la seconda o aggiornare il primo articolo, cambiando data di pubblicazione e titolo.
Piuttosto che fare sempre un articolo ex novo, consigliamo di puntare su quello già scritto, aggiornarlo ed eventualmente collegare ad esso gli altri pezzi che possono approfondire il tema. Il lettore avrà sempre un pezzo aggiornato e aggiornando la data, viene inviato a Google un messaggio chiaro e ne terrà conto.
Ecco perché è consigliato evitare di mettere la data nel permalink per avere maggiore libertà.
5. Cura il tag title e la meta description
H1 e tag title sono due cose diverse. L’H1 è il titolo dell’articolo, che come abbiamo detto, può anche essere creativo. Il tag title, invece, è quello che appare nella SERP e deve far capire, senza troppi giri di parole, di cosa si parla nell’articolo e convincere il lettore a cliccare. Deve, quindi, essere ottimizzato per il motore di ricerca.
Anche la meta description è importante, che sia compilata, perchè fornisce un riassunto del contenuto dell’articolo. Anch’essa viene usata dai motori di ricerca nella SERP per visualizzare l’anteprima di una pagina o un articolo.
6. Ottimizza le immagini
Un lettore può arrivare al sito anche facendo una ricerca per immagini. Ecco perché anche le foto devono dare informazioni chiare, quindi si deve:
- dare un nome al file che sia in linea con l’articolo. E’ fondamentale perchè questo nome, una volta fatto l’upload della foto, non può più essere cambiato;
- compilare anche il titolo, che viene mostrato passando il mouse sulla foto e può dire qualcosa sull’articolo;
- compilare il testo alternativo inserendo la parola chiave in modo da dare un’ulteriore spinta a Google.
7. Utilizza la Link Building
Includi link interni che collegano il tuo articolo ad altri contenuti correlati sul tuo sito web. Questo non solo aiuta a migliorare la navigazione all’interno del tuo sito, ma può anche aumentare l’autorevolezza agli occhi dei motori di ricerca. Inoltre, cerca opportunità per ottenere backlink da siti affidabili nel tuo settore, poiché questi possono migliorare ulteriormente il posizionamento del tuo articolo nei risultati di ricerca.
8. Monitora e ottimizza continuamente
Una volta pubblicato l’articolo, monitora le prestazioni utilizzando strumenti come Google Analytics, Matomo e Google Search Console. Analizza le metriche chiave, come il traffico organico, il tasso di rimbalzo e il tempo medio sulla pagina, e apporta eventuali modifiche necessarie per migliorare le prestazioni SEO. Questo stesso articolo è stato riveduto e migliorato nel corso del tempo.
Quindi perchè non scrivere la data di pubblicazione nel titolo?
Come abbiamo detto il titolo H1 deve essere creativo e contenere la parola chiave, il tag title, invece, deve essere sintetico e incisivo. La meta description deve fornire un riassunto dell’articolo entro i 155 caratteri.
Il permalink deve rimanere fisso anche nel caso in cui l’articolo venga aggiornato e con esso la data.
Quindi inserire la data di pubblicazione, in tutti questi campi, non apporterebbe nessun beneficio lato SEO.
Ricorda poi che se scrivi un articolo ottimizzato per la SEO sei premiato da Google anche se pubblichi dopo altri.
Leggi cosa facciamo noi per ottimizzare il tuo sito lato SEO.
Foto di Glenn Carstens-Peters da Unsplash